Travel Tips – Trani – Puglia

Nuovo weekend estivo, nuova meta da scoprire.

Ed ecco che in questa mia estate in fibrillazione, dopo un Favignana-Roma-Bari-Ostuni no stop, sono approdata a Trani.

La Puglia l’avevo già girata un bel po’, ve ne ho già parlato qui e qui e anche qui.

A Trani però, nonostante sia a soli 40 minuti d’auto da Bari, non ero ancora stata.

Beh, devo dire che è stata un gran bella scoperta.

Vi racconto tutto qui sotto. Un po’ di travel tips ad hoc per un weekend a Trani.

Novecento Dimore di Poesia - B&B - Trani
Novecento Dimore di Poesia – B&B – Trani

DOVE DORMIRE

Iniziamo subito dal capitolo più bello del mio soggiorno.

Hai presente quei posti in cui ti senti subito a casa?! Ecco. È quello che minè successo entrando dal portone di Novecento Dimore di Poesia.

Quando poi ho scoperto anche che le chiavi della camera avevano la stessa M del mio portachiavi di casa, la stessa M che ho tatuata su un polso, beh l’ho interpretato come un segnale di benvenuto più che positivo.

Novecento Dimore di Poesia - B&B - Trani
Novecento Dimore di Poesia – B&B – Trani

E lì, in pieno centro storico, a tre minuti a piedi dal porto, ho scoperto un B&B curato in ogni piccolo dettaglio. La stanza enorme, prevalentemente bianca, e luminosissima. Versi di poesie alle pareti e il corner di book crossing all’ingresso, per scambiarsi libri con gli altri ospiti (merito di Paola, la proprietaria, appassionata di scrittura e, ovviamente, poesia). Il salottino completamente accessoriato con tazzine, bollitore, macchinetta del caffè, biscottini e tanto altro per una prima colazione ancora assonnata appena alzati dal letto. E poi la possibilità di continuare con una vera e propria colazione a base di paste e croissant, ma anche insalate di frutta ed estratti alla vicina Caffetteria Guendalina. In camera anche un altro salotto con enormi poltrone dove perfino un sabato pomeriggio di fronte a excel è riuscito a risultare piacevole.

Ecco, con queste premesse potete immaginare che dire homesweethome a Trani è stato un attimo.

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COSA FARE

Il mio modo preferito di scoprire una nuova destinazione? Partirmene per una lunga corsetta e andare “a naso”, un po’ a destra, un po’ a sinistra, fino a diventare un’esperta di tutti i dintorni.

Ed è così che ho visitato i giardini della Villa Comunale, affacciata sul porto, e mi sono avventurata fino alle spiaggie più consigliate, il Salto dell’Acciuga e La Baia dei Pescatori.

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Al ritorno ho corso sul lungomare del porto, ammirando il contrasto tra gli edifici in pietra bianchissima e l’azzurro di cielo e acqua (un po’ troppo poetica per i miei canoni forse l’ultima frase…sarà l’influenza positiva della residenza letteraria?!), mi sono addentrata nelle viuzze del centro storico, davvero pittoresche, fino a trovarmi di fronte al Duomo di Trani, anche detto Cattedrale sul Mare. Chissà un po’ perché.

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E in 10km ridi e scherza l’infarinatura iniziale per farmi amare questa nuova meta ce l’ho avuta tutta.

Ciliegina sulla torta by night: un giro sulla ruota panoramica (ma attenzione, c’è solo fino a metà luglio!) per ammirare la Cattedrale e il suo riflesso sull’acqua anche dall’alto.

DOVE MANGIARE

Trani=Puglia=Pesce. In quantità enormi.

O per lo meno questa è l’equazione che vale per la sottoscritta, che di orecchiette alle cime di rapa, taralli e bombette di carne non è una grande fan, ormai lo sapete.

E da questo punto di vista devo dire che in tutti i miei pasti a Trani sono rimasta più che soddisfatta.

Un pranzo fresco sul porto da Peschef, con insalatona di gamberi al ghiaccio e frutta. Così, per cominciare bene.

E un’analoga insalata con gamberi e frutta anche da Pescaria (lo stesso di Milano e Polignano, che ora ha aperto anche quinin spiaggia), comodamente sul mio lettino all’ombra dell’ombrellone di paglia alla Baia dei Pescatori. Sapete che non saprei dire quale sia stata la mia preferita?!

Cena sempre a base di crudi di pesce invece al porto, da Il Gallo.

Piatti presentati bene, saporiti, ma se devo dirla tutta un po’ troppo canonico e turistico ristorante per i miei gusti.

A posteriori avrei preferito uno di quei ristorantini nascosti tra le viuzze dietro al porto, con pochi tavolini all’aperto e un’atmosfera più intima. Mi sono segnata un po’ di nomi: Corteinfiore, Osteria Caccianferno, Le Lampare al Fortino. Che sia una prima scusa per tornare presto di nuovo a Trani?

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Intanto di motivi per trascorrerci un weekend appositamente o farci giusto un salto se siete di passaggio in zona ve ne ho dati un bel po’.

A quando il prossimo giretto in Puglia? 😉

 

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